Tecnica: SCONFIGGERE LA DISTANZA

Nguyen_van_nguyen_amv_dec06KBScrivo questo post con seguente articolo tradotto dalla magistrale Jessica per fare una riflessione sulla distanza nel combattimento.

Spesso ci si trova di dover gestire la distanza in uno scambio di tecniche o combattimento e nel Qwan Ki Do come in tutte le arti di combattimento la gestione della distanza fa la differenza fra il vincere o il perdere , fra il mettere a segno un punto o perderlo.

Nell articolo seguente pone l’accento su come accorciare la distanza prendendo l’iniziativa accorciandola con ausilio di una spazzata, la spazzata è molto utile in questa occasione sia per avvicinarsi sia per distrarre il compagno ed infine eventualmente per sbilanciarlo.

Spesso è più utile “sbilanciarlo” pscicologicamente facendogli credere che l’attacco stia arrivando dal basso, dalle gambe, mentre invece lo scopo è solo quello di penetrare la sua guardia e di concludere la tecnica con le mani.

Qui di seguito due sequenze d’esempio come altrettante ne abbiamo viste durante i nostri allenamenti.

Questo espediente si trova anche in uno degli strategemmi cinesi:

Attraversare il mare ingannando il cielo

ovvero spostare l’attenzione dell’avversario su particolari poco rilevanti.

Ma magari dedicheremo più avanti degli approfondimenti a questi stratagemmi.

Dopo il salto continua l’articolo con la descrizione delle sequenze.

 

dalla Rivista “Karate Bushido”, dicembre 2006

sezione: “Guide du pratiquant” (“Guida del Praticante)

Autore: L.M.

Traduzione in lingua Italiana a cura di Jessica Mengali

La tecnica: la spazzata

SCONFIGGERE LA DISTANZA

Le Arti Marziali Vietnamite utilizzano frequentemente le spazzate. Qui troviamo due esempi illustrati dal Maestro Nguyen Van Nhân, 6° Dang, esperto della scuola Han Baï, a Parigi.

Originario di Saigon, attuale Ho Chi Minh, Nguyen Van Nhân giunse in Francia negli anni ’60 del ‘900. Avendo appreso fin da giovane la Arti Marziali, da suo padre e dal Maestro Vu Ba Oaï, i due più grandi Maestri di Han Baï, che fu la più importante scuola in Vietnam, Nguyen Van Nhân è oggigiorno il rappresentante di questa scuola in Francia ed è membro della commissione tecnica della F.A.M.T.V. (Federazione delle Arti Marziali Tradizionali Vietnamite).

Più conosciuto con il suo nome da guerra, “Tigre Modesta” (Khiem Ho), Nguyen Van Nhân è 6° Dang internazionale. “La nostra scuola pone l’accento in particolare sulle prese e le proiezioni, e privilegia il combattimento. Al fine di eseguire una spazzata efficace, è necessario accorciare la distanza.”

L.M.

PRIMA SEQUENZA: L’anello di Giada

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“Questa sequenza, chiamata “Anello di Giada” è tipica del mio stile, lo Han Baï. Generalmente si utilizza questa spazzata contro un avversario più grande e più forte. Effettuo questa tecnica con il mio allievo e assistente, Michel Sellier, 4°Dang.”

1- “Mi trovo in posizione della tigre, che si dice appartenga a me personalmente. Mi sono avvicinato al mio avversario, che si trova ad un passo da me, al fine di eliminare la distanza.”

2- “Effettuo uno spostamento laterale, parando esteriormente. Pongo il mio piede destro in avanti e pongo la mia gamba destra all’altezza dell’attacco. Blocco l’attacco a livello del gomito.”

3- “Afferro l’avambraccio del compagno e tiro verso di me. Attacco con il mio braccio e con la mia gamba destra, effettuando un movimento circolare.”

4- “Arrivo a colpire bene con il collo del piede sul tallone d’Achille del compagno, tutto colpendo anche con il taglio della mano. Ho creato così un effetto cesoia.”

5- “Per evitare attacchi imprevisti, continuo a tenere il pugno del compagno durante la sua caduta. Non bisogna assolutamente lasciare il suo pugno.”

6- “Concludo con un colpo di spada a livello della trachea, o con un colpo di martello a livello del plesso.”

SECONDA SEQUENZA: Il cavallo bianco che attraversa il fiume

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Questa spazzata proviene dalla scuola di Son Long del Maestro Nguyen Duc Môc. Questa tecnica è utilizzata quando si arriva ad eliminare la distanza. E’ importante anticipare le mosse dell’avversario. Anticipo di mezzo secondo la mancanza d’appoggio del mio avversario per accumulare agilità, ridurre la distanza e attaccare sul punto in cui il compagno è più debole al momento  dell’attacco.

1- “Dopo aver eliminato la distanza che mi separa dall’avversario, in questo caso il mio allievo e assistente Gilles Gravet, 3° Dang, cerco di indovinare le sue intenzioni.”

2- “Calo la mia gamba destra all’esterno, per uscire dalla traiettoria dell’attacco del compagno. Il peso del mio corpo viene scaricato su entrambe le gambe. La mia è una posizione di passaggio.”

3- “Con un colpo d’anca (come una sorta di avvitamento), passo nella posizione del serpente che mi permette di dare inizio alla mia spazzata. Questo avvitamento rafforza la posizione del piede.”

4- “Mi metto a terra, appoggiandomi sulle mie due mani: questo movimento mi da più forza. Allo stesso tempo, attacco con la gamba sinistra, caricando ancora quando quest’ultima era sospesa in aria.”

5- “Dal momento in cui il mio avversario è a terra, comincio a rialzarmi per concludere la neutralizzazione al suolo del compagno.”

6- “Ho deciso qui di abbassarmi e di finire con un taglio, ma posso anche abbassarmi e finire con un attacco di pugno al livello del plesso. Il mio braccio sinistro controlla il braccio del mio avversario.”