IL TET, FRA DIVINAZIONE E LEGGENDA

Nell’Anno 4651

TetSe, un tempo, i Vietnamiti erano persuasi del fatto che il destino di un individuo dipendesse ineluttabilmente dalla sua data di nascita, l’astrologia, saldamente ancorata alle credenze popolari, lungi dall’essere considerata un semplice passatempo, rappresenta ancor oggi, un elemento fondamentale nella cosmogonia vietnamita.

Anticamente, nella corporazione dei preveggenti, potevano contarsi numerosi ruoli definiti e dotati di specifiche funzioni (il geomante – Thay dia ly, l’astrologo – Thay Boi, lo stregone Thai phu Thiuy, l’esperto di fisiognomica Thay tuong e lo zoochiromante – Thay gio – colui che decifrava il ciclo animale duodecimale, lo zodiaco occidentale. Quest’ultimo è, ad oggi, fra tutti, il più consultato.

Il Vietnam e’ un paese laico, dalla spiccata razionalità che tuttavia, un po’ per gioco, un po’ per attitudine scaramantica, si diverte con l’astrologia. Molti odierni businessmen, ad esempio, consultano l’oroscopo prima di avviare una trattativa d’affari e le giovani romantiche consultano l’astrologo per ottenere informazioni sull’amore.
Addentrandoci, pur a piccoli passi, in questo universo variegato, ci troviamo di fronte a una complessità strutturale che quasi ci sgomenta per l’articolazione delle sue linee tematiche e per la straordinario e fertile incrocio di filosofie, credenze e superstizioni interpretate e reinterpretate nel tempo – non dobbiamo dimenticare in effetti, che i principali libri astrologici ritrovati in Việt Nam risalgono al 989 della nostra era.
Il calendario cinese, adottato dai Vietnamiti – e da gran parte delle popolazioni dell’Oriente – inizia nell’anno nel 2637. Esso non coincide né con il calendario lunare – nel quale viene aggiunto un mese ogni quattro anni – né con il calendario gregoriano o occidentale; si tratta infatti di un calendario luni-solare, poiché il periodo delle dodici lune (355 giorni) deve essere periodicamente fatto concordare con l’anno solare (365 giorni) calcolando una luna supplementare (o mese intercalare Thang nhuân, chiamato anche tredicesimo mese. Questo tredicesimo mese, che ritorna approssimativamente ogni tre anni, viene ad inserirsi fra il terzo ed il quarto mese lunare. I mesi sono di 29 giorni. Ogni ora vietnamita equivale a due ore occidentali. Ogni notte è suddivisa in cinque veglie, dalle 19.00 alle 5.00.

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I “tempi storici” sono divisi in secoli di sessant’anni ciascuno. Ogni ciclo si compone dell’unione di due cicli minori, uno di dieci anni (i tronchi celesti o i cinque elementi fondamentali moltiplicati per i principi maschile e femminile – cioè 5 x 2 = 10), ed un altro di dodici anni (i dođici rami terrestri), che riproduce i dodici animali zodiacali. Come vedremo, vi sono peculiari differenze interpretative di ciascun ciclo fra il calendario cinese e quello vietnamita.
L’anno 2014 corrisponderebbe pertanto al 4651 dell’antico calendario vietnamita, Anno I del Regno dell’Augusto Celeste Imperatore. Proviamo insieme a inoltrarci, pur per sommi capi, in questo complicato panorama leggendario, in cui si intrecciano elementi di varia origine.

Tao, il fine . Il cielo, o spirito celeste
Secondo l’astrologia sino-vietnamita la vita e il destino di un individuo si legano direttamente al movimento e all’evoluzione dell’universo e della natura. Sin dai tempi più remoti, dall’apparizione de l’Y King – arte divinatoria e parte integrante della quotidianità dell’Asia -, gli astrologi indicarono peculiari formule per divinare in merito ad ogni fase della vita umana.

Alla base della divinazione viene sancita la principale ripartizione dell’universo fra Yin e Yang. L’astrologo cerca innanzitutto di individuare il Ky, cioè la forza di un’individualità. I caratteri ed i movimenti del Ky, secondo l’astrologia sino-vietnamita, fanno evolvere i caratteri distintivi dello spirito umano, forgiano le azioni che verranno compiute e segnano le varie fasi della vita idi ogni individuo. L’astrologia sino-vietnamita secondo quanto asseriscono i suoi più esperti sostenitori, può indicare i fattori utili ad armonizzare ed equilibrare la vita di ognuno di noi. Quando si riesce a raggiungere un’adeguata armonia, si dice che si ha raggiunto il Tao.
Taluni modi di pensiero orientali indicano che la natura – che rappresenta il cielo -, si compone di cinque elementi: metallo, legno, acqua, fuoco, e terra.

Questi elementi riuniti formano un cerchio chiuso mentre, a livello singolo, ognuno di essi ha con gli altri elementi interazioni più o meno favorevoli. Ad esempio: se il legno genera il fuoco – che a sua volta genera la terra – la terra assorbe l’acqua oppure l’acqua inonda la terra (interazione di dominio). In questo peculiare rilievo, si deve notare una similitudine con l’astrologia occidentale che identifica quattro elementi naturali (acqua, fuoco, terra e aria). In Oriente si tende a scomporre l’aria in legno e metallo. Il Cielo è dunque il secondo fattore di cui tenere conto per calcolare l’evolversi della vita di una persona.

Terra o movimento del tempo. Astrologi e divinazione
L’astrologo osserva altresì il mutamento permanente della natura; si tratta secondo gli esperti di un mutamento a carattere ciclico da cui dipendono strettamente, in questa visione, l’azione e la vita di ogni persona. Il ciclo temporale è considerato in dodici anni, simbolizzato da un insieme di dodici animali, dal Topo che è il primo sino al Maiale, ultimo della serie. E’ questo il terzo elemento che ci consente, secondo questo punto d’osservazione, di identificare il tema astrologico di ogni individuo. Un astrologo per poter tracciare un quadro astrologico adeguato deve innanzitutto poter disporre di 4 parametri relativi alla nascita di un individuo: anno, mese giorno e ora.
Le formule di calcolo della divinazione sono piuttosto complesse; per semplificare, possiamo individuare tre elementi essenziali da considerare : il Tao, il Cielo e la Terra.

114 sono i caratteri che definiscono la vita di una persona; essi sono stanziati in dodici 12 case che rappresentano i dodici animali del ciclo temporale e indicano dodici aspetti della vita di ciascuno : destino, famiglia, rigore morale, casa, carriera, contesto sociale, malattia, fortuna, figli, congiunto, fratelli e sorelle. Per definire un tema astrologico, è necessario compiere complessi calcoli. Pur tuttavia, una volta definito il quadro di riferimento, è possibile – sostengono gli astrologi – con un solo esperto colpo d’occhio, valutare tutti i fenomeni rilevanti che segneranno un determinato periodo: è possibile ad esempio individuare un mutamento nel lavoro o derivante da un trasloco, un aspetto particolare che interessa la vita sentimentale o la vita economica. Rivolgendo all’astrologo precise domande è possibile ottenere – così dicono gli astrologi vietnamiti – precise risposte. Questo spiega perché, ancor oggi, nel moderno Việt Nam, moltissime giovani, prima di fidanzarsi consultano un astrologo.
La consultazione astrologica, come abbiamo detto, tuttavia, non si limita tuttavia all’ambito sentimentale: ricordo che, qualche anno fa, in seguito ad un lavoro di ricerca commissionato dall’Università di Trento, una giovane economista vietnamita che aveva redatto un progetto di impresa culturale rivolta alla promozione dell’artigianato del suo paese in Italia, obbligò la sottoscritta e tutti gli altri collaboratori a inaugurare l’iniziativa in un giorno preciso, ad un’ora stabilita – rigorosamente prescritta da suo nonno, provetto astrologo. Ci ritrovammo così a pregare davanti all’altare degli antenati, per i quali fu appositamente cucinato un grosso pollo, poi offerto secondo la formula rituale, bruciando incensi.

Tutto ciò per favorire un propizio avvenire all’impresa. Questo è accaduto non in un remoto villaggio della campagna vietnamita ma nel centro di Torino, nel dicembre 2000, non ce ne vogliano gli antenati.
L’astrologia vietnamita indica le tappe della vita di una persona in tutti i suoi aspetti. E, come tendono a sottolineare i sostenitori della veridicità di questa tradizione divinatoria, tratteggia un percorso di “qualità della vita”. Tutto ciò che concerne la “quantità” viene lasciato per contro, alla scelta individuale. Obiettivo finale è in altri termini condurre l’individuo alla serenità, niente di più e niente di meno di quanto non prometta oggi in Occidente il Prozac, per dirla con una certa leggerezza.
L’astrologo può dirci, ad esempio, se saremo felici in una casa, in un particolare ufficio o come andrà una relazione con una data persona. La ricerca dell’equilibrio fra Yin e Yang, fra cielo e movimento del tempo, è considerata un’aspirazione equa e per questo, in Oriente, l’astrologia gode tanto successo. Il Tao dell’uomo, la natura del cielo ed il tempo della terra sono legati armoniosamente. A nessuno conviene sfidare questo saldo legame.
Del resto, gran parte delle informazioni che qui riportiamo, ci sono state fornite da un Maestro dell’astrologia sino-vietnamita, il Signor Tran Huu Nghia, che – come egli stesso orgogliosamente sostiene -, è riuscito a leggere nel futuro di un certo Marc Veyrat, predicendogli che egli avrebbe ottenuto ben sei stelle per i suoi due ristoranti sulla Guida Michelin. Il venerabile Maestro insegna altresì ad utilizzare al meglio la propria forza cosmica. Sulle pagine del suo bizzarro sito (Http://goken.free.fr/astrologue/france/france001.html) egli ha anche indagato le forze cosmiche di due candidati alla presidenza in Francia (Chirac e Jospin). Numerose imprese, banche e società si rivolgono a lui, ci dice Nghia, per migliorare la propria attività ed ottenere vantaggi e prosperità.
Non dobbiamo dimenticare tuttavia che l’astrologia vietnamita, come ricordano gli stessi “operatori astrologici” del Vietnam, fu inventata al tempo in cui si credeva che la terra fosse piatta!

Tratto da SCAGLIOTTI S. “Astrologia, divinazione e leggenda. Un approccio all’universo luni-solare del Viet Nam antico e moderno”, in Mekong,notizie dal fiume e dintorni, CSV-Ass. Italia-Vietnam, N. 3 Inverno – Primavera, Torino 2003. Sintesi adattamento di Violetta Borsi (redazione Mekong).