8° Stratagemma – Salire sul tetto e togliere la scala

La spiegazione

Mostrare al nemico un falso vantaggio per attirarlo e indurlo ad avanzare; quinditagliare fuori ciò su cui egli faceva affidamento e cacciarlo in un luogo mortale.

Lo stratagemma prevede movimento elucidità mentale.

Il risultato finale nascerà dallacombinazione dell’intelligenza di chi applica lo stratagemma e del movimento del nemico, che l’intelligenza ingegnosamente provoca: si domina così il nemico che si agita e si muove in varie direzioni, cercando disperatamente una via d’uscita.

L’immagine più chiara è forse quella della mandibola che rode qualcosa di molle e che vi trova invece dentro qualcosa di duro, come un sasso o un pezzo di metallo.

Cosa prevedono i manuali militari?


Salire sul tetto e togliere la scala indica la tattica dell’«insaccamento», con la quale si induce il nemico ad addentrarsi, si ostacola l’arrivo dei suoi rinforzi e gli si taglia ogni ritirata.

Se si vuole «salire sul tetto e togliere la scala», è necessario innanzitutto «mettere la scala» e attirarvi il nemico.

Esistono svariati metodi per farlo, quali ad esempio alcuni descritti negli antichi manuali di arte militare:

  • attirare il nemico avido mostrandogli un vantaggio;
  • attirare un nemico focoso mostrandogli un punto debole;
  • attirare un nemico guidato da un generale inetto e all’oscuro di trucchi e furbizie tendendo un’imboscata.

In ultima analisi, ci si deve basare sulla situazione sul campo di battaglia, condursi vantaggiosamente a seconda delle circostanze, far compiere al nemico le mosse previste nei propri piani.

« Mettere la scala » e attirarvi il nemico è un processo di creazione dell’occasione propizia e richiede talvolta una certa pazienza.

 

Fonte