LE ANTICHE ARMI CINESI (ripubblicazione)

Le antiche armi tradizionali cinesi del Kung fuLe antiche armi tradizionali cinesi del Kung fuLe antiche armi tradizionali cinesi del Kung fu

IN OCCASIONE DELL’AVVICINARSI DELLO STAGE DI ARMI RIPROPONGO

QUESTO VECCHIO ARTICOLO

ORIGINI

Con il termine Kung fu o Wushu, si intendono tutte le tecniche di combattimento a mano nuda e con armi che l’uomo ha sviluppato nei 5000 anni di storia, fin dai primi metodi rudimentali di confronto corpo a corpo. L’uomo, infatti, fin da subito ha cercato di vincere il proprio avversario con l’ausilio di oggetti occasionali che rendessero più pericolosi gli attacchi sferrati. In questo lunghissimo arco di tempo, le tecniche di costruzione e di utilizzo delle armi si sono affinate a livelli impressionanti. Armi che inizialmente erano arcaiche come pietre e pezzi di legno, sono state nel tempo modificate dall’uomo ed imparate ad usare con precisi metodi e tecniche. Questa continua ricerca della perfezione nella realizzazione e nell’uso della propria arma prediletta, fa si che tra l’uomo combattente e l’arma stessa si crei nel tempo un legame molto intimo e profondo. Questo legame appare evidente con la scoperta del ferro e di conseguenza con la costruzione delle prime con lama. L’arma permetteva di salvarsi la vita e quando questo accadeva veniva elevato il suo pregio. La cura dell’arma diviene rituale e l’uomo tende ad attribuire alla stessa una sorta di anima. In tutte le civiltà e non solo in quella Cinese, l’arma assume un pregio indiscusso e viene così tramandata di generazione in generazione aumentando esponenzialmente il suo valore spirituale. Si pensi ad esempio al rapporto tra Samurai e Katana, piuttosto che tra Indiani e Tomahawk, o Aborigeni e Boomerang, solo per fare qualche esempio ma la storia ce ne evidenzia molti altri in tutto il mondo ed in tutte le ere.

OGNI ARMA HA IL SUO PERCHE’… continua  a leggere

Le antiche armi Cinesi sono numerosissime e spesso molto differenti l’una da l’altra. Ogni variazione di forma o di lavorazione, ogni particolare, ogni accessorio ha un motivo pratico legato all’uso al fine di rendere l’arma più vicina alle esigenze belliche. Ovviamente alcune variazioni possono essere anche legate esclusivamente all’estetica ma quando un arma viene ridisegnata o completamente modificata il motivo risiede senza dubbio in un adattamento ai fari fattori principali:
costituzione fisica del guerriero, caratteristeche ambientali e strategia marziale.

Costituzione fisica
Uno dei principali aspetti che maggiormente venivano presi in considerazione dai guerrieri per la scelta della propria arma principale era senza dubbio la corporatura. Guerrieri alti e forti come ad esempio i Mongoli prediligevano armi lunghe e pesanti come ad esempio la “grande sciabola, (Tadao)” o l’ “Alabarda (Guandao)”. Armi di questo tipo, in mano a combattenti in grado di maneggiarle avevano un potere distruttivo altissimo ma richiedevano chiaramente molta forza.
Guerrieri alti ma longilinei e non particolarmente dotati di forza preferivano armi lunghe ma leggere come ad esempio la “Lancia (Qiang)”.
I guerrieri non alti ma molto robusti sfruttavano al massimo il potenziale di armi corte e pesanti come ad esempio le “Sciabole (dandao)” o i “Martelli (Chui)” mentre guerrieri bassi e snelli senza particolari doti di forza preferivano armi leggere e veloci, spesso doppie come per esempio la “Doppia Spada (Shuan JIan)” o la “Doppia Sciabola (Shuan dao)”.
Per arma principale si intente l’arma preferita ma un Guerriero sapeva untilizzare molte armi e spesso ne portava con se almeno tre: una visibile al nemico (la principale), una nascosta addosso (fruste, pugnali, catene, punteruoli) ed infine una da lancio (dardi, frecce, aculei).

Caratteristiche ambientali e circostanze
Anche l’ambiente e le circostanze in cui si svolgevano guerre e combattimenti influiva pesantemente sulla scelta delle armi. In zone dove alberi e foreste rappresentavano gran parte del territorio, era impossibile pensare di utilizzare armi lunghe facilmente incastrabili a causa dell’ingombro ma piuttosto erano privilegiate armi corte, meglio se da taglio. In zone scoscese, ricche di dislivelli, le armi lunghe invece permettevano di raggiungere gli avversari da qualunque ancolazione e magari servivano anche da appoggio a terra. Nelle zone dove vi erano molti animali velenosi, spesso si creavano armi da lancio rese letali proprio dall’utilizzo dei veleni estratti da quest’ultimi.
Nei paesi di campagna, popolati da contadini, si imparavano ad usare gli attrezzi del mestiere come armi. Questo permetteva di non farsi mai trovare indifesi duratte gli attacchi. Rastrelli, Falci, attrezzi per la battitura del grano e molto altro ancora, diventavano micidiali armi se usate con metodi marziali.

Strategia marziale
Con il tempo, combattimenti e guerriglie, venivano premeditati e studiati, di conseguenza anche le stesse armi venivano create per gli scopi precisi della strategia da adottare. La spada uncinata fu inventata allo scopo di atterrare i cavalli per poi colpire chi li cavalcava. Il bastone a tre sezioni, fu ideato per colpire ugualmente i guerrieri muniti di uno scudo.

“Le Antiche Armi Cinesi” – Dr. Yang, Jwing-Ming – Calzetti Mariucci Editori